Soccorso un bambino per trauma cranico e ricoverata una signora: i primi casi. Ecco come si procede
48 ore di turni di lavoro, a sostegno dei pazienti e delle persone in difficoltà. Sono in attesa di nuove disposizioni dalla Regione Lazio i volontari entrati a lavoro nelle tende allestite nel piazzale esterno all’ospedale Coniugi Bernardini, ma nel frattempo qui si salvano vite umane. Risolti i problemi iniziali di acqua corrente e riscaldamento, medici, infermieri e personale sanitario si sono messi a disposizione dell’Asl Roma 5 per assistente i pazienti No Covid del territorio. Sono già una decina i casi trattati. All’inizio si prevedevano 15 accessi giornalieri, ma in realtà in questi primi giorni si viaggia su una media di 4-5 casi al giorno.
VOLONTARI A LAVORO
Nelle ultime ore il personale medico ha provveduto a stabilizzare una signora che manifestava sintomi di ipertensione, provvedendo a un’ospedalizzazione all’Umberto I. Tra i casi trattati nelle ultime ore, figura anche l’infortunio di un bambino alla testa, che ha ricevuto tutte le cure del caso con un successivo ricovero presso una struttura sanitaria per trauma cranico.
Nelle due tende allestite nel piazzale di ingresso al nosocomio, 1 medico, 2 operatori sanitari e 1 infermiere si alternano in due turni di lavoro per un servizio h24 di emergenza. All’interno della postazione sono presenti tutte le attrezzature necessarie per rispondere alle singole emergenze: compito della struttura è stabilizzare i pazienti, curarli e condurli se necessario nel più vicino ospedale (Tivoli o Colleferro). A tale scopo nel piazzale staziona h24 un’autoambulanza della Croce Rossa che è in grado di rispondere a qualsiasi richiesta proveniente dal territorio. Nella PMA esterna all’ospedale prenestino giungeranno dunque solo autonomamente quei pazienti che manifestano sintomi No Covid, dagli infortuni ai casi “tempo dipendenti” (infatti, ictus, Sepsi etc)